lunedì 24 dicembre 2007

SCUOLA ELEMENTARE - IL CALCOLO MENTALE

SCUOLA ELEMENTARE
GIOCO - MOVIMENTO -
CALCOLO MENTALE

il gioco del cambio di posto

Ho inventato questo gioco, inizialmente, per far muovere i bambini tra un’attività e l’altra, ma esso costituisce anche un ottimo espediente per sviluppare le strutture mentali relative al calcolo.

Questo gioco si può utilizzare per intervallare attività sedentarie e si protrae per non più di dieci minuti in prima, per arrivare ad un massimo di venti in terza o quarta.

· I banchi devono essere disposti nell’aula in gruppi (l’ordine può dipendere dalle attività in essere precedentemente!).

· I bambini si pongono in piedi dietro la sedia. Al comando si muovono.

· Quando tutti hanno compiuto il cambiamento, si procede al controllo e alla soluzione delle controversie (può accadere che ad uno stesso posto si trovino due bambini e bisogna ricontare tutti insieme).

· Il movimento può avvenire in senso orario o in senso antiorario, secondo quanto stabilito dalla classe in precedenza.

· Ogni bambino deve spostarsi di tanti posti (intorno al proprio gruppo o attorno ai vari gruppi; in questo ultimo caso deve conservare la posizione originale anche nel nuovo gruppo) quanti sono i numeri enunciati: CAMBIO 1 - CAMBIO 8 - CAMBIO 6. Il posto di partenza rappresenta sempre lo zero.

· Mano a mano che i bambini acquisiscono abilità, il gioco diventa più complesso:i numeri si devono sommare, sottrarre, raddoppiare, moltiplicare, ecc..

· Con il procedere dell’iter scolastico è possibile arrivare a scrivere alla lavagna una vera e propria “espressione” (in quarta e quinta classe) con tanto di parentesi tonde, quadre e/o graffe per operare i calcoli con la giusta priorità.


lunedì 10 dicembre 2007

PRIMA CLASSE ELEMENTARE - PRENDERE APPUNTI

Fin dai primi giorni di scuola è opportuno abituare i bambini a compiere brevi uscite dalla scuola con uno scopo:

- per raccogliere foglie secche scoprendo da quale albero sono cadute per poi classificarle in classe a seconda della forma, grandezza, colore o altro,

- per osservare i tetti delle case o i marciapiedi, per verificare le ipotesi appena fatte in classe

- vedere i fiori del cotone

- per osservare quanto gravita attorno alla vicina stazione, ecc

I bambini vengono abituati ad uscire muniti di una matita ed un blocchetto sul quale potranno disegnare velocemente quanto vedono o anche scriverlo con una “parola chiave” (non appena sono in grado di farlo), tanto per ricordarlo in classe allo scopo di ricostruire le “immagini” di quanto osservato o di raccontare la “successione temporale” di quanto vissuto.

domenica 9 dicembre 2007

PRIMA ELEMENTARE – TOMBOLA SILLABICA

DIDATTICA DELLA LINGUA - IL RICONOSCIMENTO SILLABICO

La tombola è un gioco che diverte molto i bambini, ma non bisogna protrarla per più di 15 minuti circa.


Il “cartellone” è composto da quattro quadri cui corrispondono i cartoncini contenuti in un sacchetto o suddivisi in modo congruo.

I quattro quadri (con i quattro sacchettini) possono essere assegnati ciascuno ad un gruppetto di bambini, oppure utilizzati da tutta la classe, con uno, due, tre o tutti e quattro i quadri, lasciando volta per volta la scelta della modalità ai bambini.

A parte ci sono poi le schede (da distribuire una per bambino) corrispondenti al cartellone (v. esempio)


Dapprima si daranno delle “cartelle” con lettere molto grandi, ma con numero di sillabe ridotte.

In seguito le lettere si possono preparare più piccole e le cartelle più piene o darne due o tre a ciascun bambino.

Chi riempie per primo tutta la “cartella” fa tombola e ha diritto a condurre la nuova tombola, estraendo i cartoncini dal sacchetto.


sabato 1 dicembre 2007

DISLESSIA METODO DI RECUPERO 4^

ATTIVITA’ DI DICEMBRE

SCUOLA E DISLESSIA: LA FAMIGLIA

4^ fase

Procedere con le liste per la ricerca di vocali e consonanti, maiuscolo e minuscole, in rigoroso ordine.

Alla “lista” andrà abbinata la scheda che ho preparato io, utilizzando le indicazioni e , solo se possibile, facendo coincidere una data scheda con quanto si fa in classe.

Man mano che il B si sente abbastanza sicuro (non più di due errori alla seconda ricerca o lettura), operare un graduale passaggio dalla lettura in verticale (caratteri grandi) alla lettura in orizzontale delle sillabe, cui segue quella di parole bisillabe, poi con le doppie, quindi con tre sillabe e infine a quelle che presentano vicinanza di consonanti (es.: corte, metro, costo, ecc.)

In questa fase è importante assicurarsi che il B individui senza incertezze l’inizio e la fine delle parole scritte, dapprima una sotto l’altra e poi una accanto all'altra.

Passare quindi (con estrema gradualità, pronti a tornare indietro ad ogni incertezza) ai caratteri più piccoli, alla parola con l’articolo, alla breve frase (tutto anche in verticale), seguendo per quel che è possibile, quanto viene appreso a scuola da tutta la classe.

Il bambino sarà comunque rassicurato nel vedere che in classe l'attività è spesso simile a quella che lui sperimenta a casa, si sentirà gratificato dal fatto che è in grado di assolverla al meglio e non si sentirà in nulla discriminato.

Dopo circa tre mesi di attività è probabile si possa pervenire alla lettura in orizzontale per tutti i bambini in difficoltà dislessica ed alla concomitante scrittura.

Raccomando di seguire sempre con pignoleria le accortezze già suggerite nelle altre fasi, in particolare quella di non dar mai peso agli errori: non occorre sottolineare l'errore, basta ripetere. Invece gratificare i successi!

Seguirà a gennaio la 5^ fase