8^ e ultima fase
Insisto come sempre per l'applicazione della metodologia applicata in precedenza: non sottolineare l'errore, ma solo il successo. Quando il bambino sbaglia si può fargli ripetere (subito o in un secondo momento) quello che non ha raggiunto.
Ormai il bambino legge con una certa sicurezza parole bisillabe e trisillabe semplici.
Si tratta ora di percorrere gli ultimi ostacoli: le sillabe che vedono vicine la doppia consonante o la doppia vocale.Come sempre l’inizio è solo orale: si dirà una parola per volta (TUONO – COSTA – MERLO – ECC.): l’adulto scandirà oralmente la parola staccando le varie parti (TU – O – NO), parola che il bambino dovrà ripetere “intera” (si potrà giocare dicendo al bambino di “incollare le paroline indisciplinate”!).
La parola in questione verrà quindi scandita con la consueta battuta consonante/vocale.“Raccolte” cinque o sei parole si passerà alla dettatura/scrittura delle parole singole.
Questo esercizio potrà, come sempre, essere fatto anche a scuola con l’intera classe, con l’innegabile vantaggio non solo di far sentire “uguale agli altri” il bambino dislessico, ma di rinsaldare incertezze che fossero comunque ancora presenti anche nei compagni.
Per ripetere l’esercizio senza annoiare il bambino e per rinsaldare la sua attenzione si potrà anche inventare una storiella, per esempio: “Sull’albero del giardino della scuola cinguetta un merlo. Quando arriva la pioggia e un forte tuono, il merlo scappa via”, o altre simili che possano eventualmente essere anche disegnate o rappresentate se lo si ritiene opportuno (attività quest’ultima nella quale i bambini si divertono molto). In questa frase esemplificativa sono presenti numerose parole con la difficoltà indicata.
Una volta scandita con la battuta di cui sopra, quindi disegnata e/o rappresentata, la frase potrà essere dettata lentamente e con una chiara scansione delle difficoltà.
Si procederà quindi alla lettura di un breve facile e breve testo del libro di lettura, ponendo, ove necessario, particolare attenzione alle parole in questione. Se il bambino ha difficoltà a distinguere la sillaba “difficile” si procede subito alla breve “battuta” (v. sopra) della stessa.
Anche in queste attività l’applicazione richiesta non dovrà eccedere i 20 minuti suddivisi in modo congruo tra le attività sopra descritte.
Come sempre il successo verrà dalla continuità dell’esercitazione!
Il metodo è ora completato. Per il bambino dislessico, come per tutti gli altri, è necessario conservare l'abilità acquisita tramite un costante esercizio, soprattutto di lettura.
Il bambino dislessico farà fatica a leggere scorrevolmente per qualche anno ancora, ma alla fine del ciclo elementare sarà del tutto a pari degli altri: l'importante è che conservi sempre fiducia nelle proprie possibilità di superamento e che assuma la responsabilità della lettura quotidiana!